1. Zone per la viabilità (VV):
- sono destinate alla conservazione, all'ampliamento e alla nuova creazione di spazi per percorsi pedonali e per il traffico meccanico;
- nelle zone per la viabilità, oltre alle opere stradali per i mezzi meccanici ed i pedoni e relativi servizi funzionali, quali illuminazione, semafori, ecc. potranno realizzarsi impianti di verde di arredo stradale, canalizzazioni di infrastrutture tecnologiche (acquedotti, fognature, elettrodotti, gasdotti, ecc.) aree di parcheggio;
- nelle aree di viabilità dello svincolo di Stagnoni sono consentiti, nei limiti della funzionalità del progetto, uffici pubblici e privati e attività legate all’attività portuale quali: dogana, spedizionieri, servizi dell’autotrasporto, ecc.;
- la viabilità interna ai Distretti di Trasformazione è prescrittiva come funzione mentre potrà essere modificata in fase di adozione di PUO come tracciato;
- la fascia di ml. 5,0 dal limite catastale delle strade pubbliche deve considerarsi, anche se non graficamente individuata nella tavola di PUC, potenzialmente utilizzabile allo scopo di realizzare rettifiche, piccole aree per la sosta, interventi di protezione da frane e/o smottamenti e, pertanto, soggetta a esproprio a seguito dell’approvazione di un progetto definitivo;
- per la nuova viabilità di progetto in area extraurbana è stato previsto un corridoio infrastrutturale finalizzato alla definizione del tracciato finale che sarà individuato in via definitiva in sede di progettazione definitiva nell'ambito della zona, senza che ciò comporti variante al PUC. Le aree comprese all'interno del corridoio infrastrutturale sono espropriabili al fine di permettere la costruzione e/o ristrutturazione delle sedi stradali, previa redazione di progetto dell'opera; tale corridoio è un vincolo di tutela e di distanza e non costituisce specifica destinazione di zona omogenea. Fino ad avvenuta realizzazione dell'opera sono consentiti: gli usi agricoli; verde e parcheggio privato e/o pubblico-di uso pubblico; per gli edifici esistenti gli interventi di manutenzione qualitativa e la ristrutturazione edilizia; le recinzioni; le strutture e impianti a servizio della viabilità con una profondità max di ml. 50 misurata dal ciglio stradale; gli impianti tecnologici purché aventi finalità pubbliche o di interesse generale ed in quanto non al servizio di singoli edifici e comunque rispettando una distanza minima dal ciglio stradale di ml. 6,0;
- la nuova viabilità di progetto nell'area urbana potrà subire modeste modifiche del tracciato conseguente al progetto definitivo entro ml. 5,00 della viabilità prevista dal PUC;
- nuovi tracciati viari pubblici di interesse locale o modifiche ai tracciati di previsioni viabilistiche sono sempre realizzabili, quando non comportino procedure espropriative, in tutte le zone di PUC ad esclusione degli artt. 11, 19 e 22 lettere a) e b);
- nella tavola "Proposte per il sistema della mobilità" è individuata la viabilità dove è possibile costruire nuovi impianti delle stazioni di rifornimento carburanti e attrezzature di servizio alla viabilità che potranno essere realizzati indipendentemente dalla destinazione di zona ad eccezione delle aree di cui agli art.li 11, 12, 19, e 22 delle presenti norme, entro una fascia di ml. 50,0 dal ciglio stradale, nonché gli impianti di carburante e le zone di servizio alla viabilità esistenti da mantenere e quelli da eliminare. L’indice di Uf max previsto è 0,20 mq/mq ad esclusione degli impianti tecnologici e delle pensiline di copertura delle pompe di distribuzione del carburante. Tali parametri sono validi anche per gli impianti individuati da mantenersi, indipendentemente da altre eventuali limitazioni previste dal PUC nelle singole zone ove essi ricadono. Per ulteriori prescrizioni si rimanda alle norme contenute nelle disposizioni comunali attuative del D.L. 32/98. Per l’apertura di nuovi impianti di nuovi impianti di carburante è prescritta la chiusura di almeno due impianti individuati come incompatibili nella tavola Pr4 “Proposte per il sistema della mobilità”;
- le strade di iniziativa privata, non previste dal PUC e necessarie per l'allacciamento alla viabilità ordinaria di edifici o gruppi di edifici potranno essere assentite a condizione di avere una carreggiata di larghezza non inferiore a mt. 2,5 ed una pendenza non superiore al 20% nonché idonee aree per la manovra;
- le strade private, interpoderale e/o vicinali a servizio di più fabbricati, visibili nella tavola di PUC come “Viabilità esistente”, devono considerarsi a tutti gli effetti strade di potenziale uso pubblico se e in quanto a servizio di più abitazioni o aggregati. Al fine di evitare ulteriori nuove strade le stesse sono espropriabili o soggette a imposizione di servitù di uso pubblico. Le aree che delimitano le strade private sono comunque utilizzabili per la determinazione degli eventuali indici edificatori previsti dal PUC e, in tal senso, sono assimilate alle destinazioni urbanistiche previste per le aree ad esse adiacenti;
- è vietata l'apertura di strade a fondo cieco senza adeguato allargamento terminale;
- gli edifici che dovessero sorgere lungo le strade di iniziativa privata, saranno soggetti alle disposizioni vigenti come se prospettassero su spazi pubblici;
- le strade private dovranno essere mantenute in perfetta efficienza a cura e spese dei proprietari;
- ai lati della sede stradale dovrà essere favorita la formazione di filari di alberature e/o di arbusti al fine di mitigare gli effetti di impatto o, quando necessario, creare delle vere e proprie barriere vegetali;
2. Le zone ferroviarie (FF):
- sono destinate alle sedi di armamento ferroviario di corsa, transito, sosta e stazionamento dei convogli; parchi di formazione e smistamento; piazzali di stazione passeggeri o merci; stazioni passeggeri con relativi servizi amministrativi e ricettivi per i passeggeri (quali pubblici esercizi, edicole, tabacchi e simili); attrezzature per la protezione civile; alloggiamenti e servizi, civili, sociali, annonari, sanitari, assistenziali, ricreativi per il personale interno in esercizio; magazzini merci; depositi ed officine di assistenza e manutenzione del parco mobile; servizi ed infrastrutture di livello tecnologico inerenti alla funzione di trasporto ferroviario; parcheggi;
- al piede del terrapieno dovranno essere messi a dimora arbusti di medie dimensioni per creare barriera naturale e corridoio ecologico.