Capitolo VIII

 

Le condizioni del processo di pianificazione


Parte I

Lo stato della pianificazione comunale

 

1. Il Piano urbano del traffico

Il Piano Urbano del Traffico (PUT), il Piano dei Trasporti Pubblici Urbani e Suburbani e il Piano dei Trasporti marittimi sono stati elaborati congiuntamente dal Centro Studi Traffico di Milano a partire dal ‘96 e si configurano quale Piano di interventi integrati sul sistema infrastrutturale della mobilità cittadina. Tali studi sono stati condotti in coordinamento con líUfficio Piano Regolatore e pertanto la definizione delle politiche per la mobilità sono cresciute in modo integrato con quelle di natura urbanistica.

Il PUT è stato approvato dal Consiglio comunale della Spezia in data. La politica avanzata dal PUT per risolvere i problemi del traffico e della congestione nella città riguarda sostanzialmente il trasferimento sul trasporto pubblico di una quota significativa di pendolari che oggi utilizzano il mezzo privato per raggiungere l’area centrale della città.

Il PUT si configura sostanzialmente come un piano processo, comprendente uno “scenario finale”, con programmi realizzabili nell’arco di un triennio, e uno “scenario di immediato intervento” per far fronte alle situazioni più critiche, che in gran parte è stato già implementato. Gli interventi previsti riguardano principalmente:

1)      il potenziamento del trasporto pubblico e delle zone di interscambio;

2)      la regolamentazione delle aree di sosta su spazio pubblico e la tariffazione delle stesse;

3)      la regolamentazione dell’accesso al centro storico della città e dell’area centrale nel suo complesso.

Con questi interventi il PUT intende perseguire un obiettivo di graduale riduzione dei flussi gravitanti quotidianamente sull’area centrale e il raggiungimento di una più equilibrata ripartizione modale tra mezzo di trasporto privato e mezzo di trasporto pubblico, facendo convergere su assi più esterni il traffico di attraversamento e operando una rivisitazione della gerarchia funzionale della rete viabilistica cittadina. Per quest’ultimo aspetto, la direttrice maggiormente interessata dai provvedimenti del PUT risulta la Fiume-Spallanzani, sia per motivi di traffico e congestione, sia per condizioni di inquinamento assai elevate, che viene sostanzialmente declassata con l’eliminazione di uno dei due direzioni, scaricando i relativi flussi di traffico sulla direttrice Amendola-Italia, che possiede residue capacità fisiche ed ambientali per accoglierli. La direzione interdetta risulta quella Stazione-Ospedale, che dovrà essere assicurata dal percorso viale Ferrari-viale Amendola-viale Italia. A fronte di tali interventi il PUT propone la pedonalizzazione di via Fiume nel tratto compreso tra piazza Saint-Bon e piazza Garibaldi e il senso unico nel tratto compreso tra le piazze Saint-Bon e Piazza Caduti del Lavoro.

Il riassetto funzionale finalizzato ad una significativa riduzione di traffici riguarda, inoltre, altre strade delicate interessate da un traffico di attraversamento quali via Fiume (tratto a sud della ferrovia), piazza Garibaldi, via Spallanzani, piazza Caduti per la Libertà, via Chiodo, corso Cavour e viale Garibaldi, via Chiodo, viale S. Cipriano.

Le previsioni relative alla sosta riguardano inoltre il sistema dei parcheggi d’interscambio modale sul sistema ferroviario e sul sistema A.T.C. sui quali attestare in particolare il traffico dei pendolari. L’insieme di questi interventi dovrà essere accompagnato da una regolamentazione della sosta nell’area centrale della città, con soluzioni che portino il trasporto pubblico ad essere competitivo con l’auto privata in termini di costi, soprattutto per gli spostamenti pendolari.

Al sistema pedonale dovrà integrarsi il sistema delle piste ciclabili per il quale é già stato predisposto un progetto da parte degli Uffici Tecnici del Comune, contenente alcuni interventi già finanziati dalla Regione Liguria. Per quanto concerne la rete pedonale e ciclopedonale il PUT segue due criteri guida fondamentali:

- recuperare la vivibilità ambientale lungo le strade che, a causa della loro ridotta capacità ambientale, presentano livelli di inquinamento intollerabili;

- recuperare o salvaguardare le caratteristiche ambientali delle strade/piazze a forte vocazione pedonale.

Gli interventi si propongono di:

1) valorizzare gli itinerari storici, comunque ancora consolidati nonostante l’intrusione del traffico;

2) creare percorsi pedonali gravitanti sugli itinerari principali mirati a valorizzare strade a forte vocazione commerciale;

3) valorizzare aree a forte presenza pedonale, potenzialmente estese, ma oggi limitate dalla presenza del traffico o dai parcheggi.

In senso nord-sud in prossimità del centro storico si propongono principalmente due itinerari pedonali:

- collegamento tra la stazione FS al mare che ridefinisce un percorso storico dalla città; per realizzate questo percorso, di cui é parte integrante via del del Prione, é necessario pedonalizzare via Paleocapa, via Fiume e via Diaz;

- pedonalizzazione di Corso Cavour (da via Chiodo a Viale Garibaldi), delle piazze che si aprono sul corso e del tratto di Viale Garibaldi tra Piazza Garibaldi e Corso Cavour.

Questi interventi consentono di. recuperare totalmente il Centro Storico alla città, e in particolare quelle strade su cui sono stati registrati valori di densità pedonale elevati.

In senso ovest-est, sempre in contiguità allíarea centrale, si afferma il ruolo ambientale dell’itinerario Arsenale-Piazza Chiodo-Piazza Verdi-Piazza Europa, che dovrà assumere un ruolo prioritario per la mobilità pedonale, per il trasporto pubblico e per i movimenti ciclabili. Per affermare il ruolo ambientale e pedonale di questo asse il Piano propone inoltre altri interventi specifici di supporto.