5.3 I tipi di turismo e di ricettività: considerazioni sullo sviluppo del settore

L’analisi considera le tipologie che per potenzialità di sviluppo e per dotazioni naturali sono significative per la caratterizzazione dell’offerta locale. Questo approccio consente di effettuare alcune considerazioni sulle caratteristiche e le esigenze specifiche di ogni tipo di offerta:

Il turismo nautico, considerato dal preliminare come uno degli obiettivi centrali per lo sviluppo della cosiddetta “porta di mare”, ovvero di un polo logistico e di servizio come porta del turismo costiero e interno della Provincia.

Il turismo congressuale, in forte espansione in Italia, necessita di infrastrutture adeguate, collegamenti efficaci e preferisce località di interesse culturale e ambientale; l’area spezzina esprime in tal senso notevoli potenzialità, ma necessita di dotazioni infrastrutturali specifiche.

Il turismo verde e naturalistico registra previsioni di sensibile incremento a livello nazionale e si rivolge alla fruizione di ambienti dalla qualità ambientale e paesaggistica elevata. Interessa un’ospitalità di tipo diffuso e “alternativo” a quella tradizionale (le categorie extralberghiere, come bed & breakfast, agriturismo, e all’aria aperta) ma con attenzione a forme di accoglienza caratterizzate e qualificate. Nella Provincia questo turismo è già presente e dà segni di dinamismo, testimoniati anche dall’apertura di numerosi agriturismi; la potenzialità legata alla visita delle Cinque Terre è notevole e può estendersi ragionevolmente ai comuni circostanti, tra cui La Spezia, che offre anche i servizi urbani complementari alla ricettività.

Anche il turismo culturale, è un settore in crescita a scala nazionale ed europea, sia nelle caratterizzazioni classiche rivolte ai centri principali, sia nelle nuove, legate alle manifestazioni e alle località minori o tipiche. La Provincia di Spezia si caratterizza per essere inserita di frequente in un più ampio itinerario turistico culturale, del quale costituisce una tappa. La  domanda di ricettività legata al settore è sia di tipo alberghiero, di qualità medio alta, sia rivolta al settore extralberghiero e all’aria aperta, con affinità con il settore del turismo verde. Inoltre, la riqualificazione urbana in atto propone la città in una nuova veste, come ambiente piacevole per sviluppare la socialità e per il tempo libero con servizi e numerosi luoghi di interesse culturale.

 Punti di forza: buona dotazione generale di infrastrutture e collegamenti regionali e nazionali; qualità del paesaggio e dell’ambiente sia in parte del territorio del Comune sia nelle aree confinanti; previsione di realizzazione del nuovo centro fieristico in via Carducci, di particolare interesse per il settore congressuale. Miglioramento della qualità urbana e arricchimento dell’offerta culturale, in particolare di tipo museale.

Punti di debolezza: appare ancora debole la caratterizzazione dell’offerta ricettiva e del sistema turistico in rapporto alle necessità di promozione dell’area.

 

I progetti di nuovi alberghi

L’analisi della progettualità esistente evidenzia una domanda di nuove strutture ricettive superiore a quanto previsto inizialmente dal Preliminare di Piano, dovuta in prevalenza alla presentazione (successiva alle elaborazioni contenute nel Preliminare) di progetti all’interno del Prusst, ma anche a progetti di iniziativa privata e promossi dal Comune. La ricettività prevista sommando i nuovi progetti a quelli già contenuti nel PUC vede l’incremento potenziale di oltre 1.200 posti letto. Questa cifra può sembrare eccessiva, e non è suffragata da una tendenza alla crescita corrispondente in termini di presenze, ma è da registrare come dato di riferimento, perché esprime una domanda effettiva da parte di operatori del settore. 

Rimangono comunque aperte incognite sulla risposta del mercato nel caso della realizzazione di un numero consistente di nuovi posti letto, al quale dovrebbe corrispondere un sensibile incremento delle presenze.

Punti di forza: la vivacità imprenditoriale, in una fase di transizione economica come l’attuale è da considerare come un segnale positivo. La manifestata propensione a nuovi investimenti ed iniziative imprenditoriali possono attivare dinamiche di concorrenza interna al mercato turistico, altrimenti poco competitivo e propositivo.

Punti di debolezza: le variabili che determinano il successo delle iniziative proposte sono numerose e non prevedibili e pertanto sono numerosi i segni di incertezza a riguardo di una adeguata risposta del mercato anche di fronte ad iniziative imprenditoriali efficaci.

 

Le statistiche

L’offerta alberghiera del Comune è la più alta per numero di posti letto rispetto agli altri due comuni del Golfo, con 1.063 posti letto su circa 2.300 del comprensorio, e rappresenta circa un sesto (su oltre 6.000) dei posti letto complessivi della Provincia.

Sia il comprensorio che il Capoluogo rappresentano perciò realtà significative a livello provinciale; tuttavia La Spezia si colloca in posizione più bassa rispetto a città paragonabili per caratteristiche territoriali, per dimensione e dunque per potenzialità turistiche, anche nella stessa realtà ligure.

L’analisi condotta sulle dinamiche dei flussi turistici comunali e provinciali delinea un quadro di sostanziale stabilità, con oscillazioni lievi nel periodo considerato. In particolare le presenze italiane risultano in leggera flessione, mentre sono più positivi i dati riferiti agli stranieri, in crescita sensibile negli ultimi anni. Il dato riferito a questi ultimi è particolarmente interessante, poiché evidenzia segni di vivacità come il forte aumento degli Statunitensi negli ultimi tre anni (legato alla “scoperta” delle Cinque Terre); inoltre è un dato puro, privo delle presenze per lavoro e affari, che sono una parte consistente nel caso delle presenze italiane.

Rispetto al resto della Provincia emerge una maggiore caratterizzazione del Capoluogo per le presenze nazionali, dovute alla compresenza della componente lavoro, che incide positivamente anche sulla destagionalizzazione delle presenze e sull’allungamento del periodo medio di soggiorno (comunque piuttosto ridotto, inferiore a 2 giorni).

Le ragioni prevalenti del soggiorno in città sono per gli Italiani la visita alle località turistiche limitrofe, il lavoro, gli affari e alcune manifestazioni particolari che ricorrono durante l’anno. Per gli stranieri, in buona parte si tratta di visitatori che inseriscono le Cinque Terre in un itinerario nazionale più ampio e che non trovano sistemazione in loco.

Tra i segnali interessanti del mercato turistico è da evidenziare la tendenza alla  ridistribuzione di brevi periodi di vacanza lungo il corso dell’anno, che può potare ad una progressiva destagionalizzazione anche nel territorio spezzino. Questo turismo da “vacanza breve”, che interessa un bacino d’utenza di qualche centinaio di chilometri, appare come una delle potenzialità suscettibili di maggiore sviluppo.

Punti di forza: potenzialità locali non sfruttate in pieno rispetto a realtà con caratteristiche analoghe; tenuta del mercato rispetto ad una tendenza di lieve decremento regionale; interesse crescente da parte degli stranieri; valore riconosciuto delle qualità ambientali, paesaggistiche, dei centri urbani; crescita del fenomeno della vacanza breve distribuita lungo il corso dell’anno e potenzialità di sviluppo locale in questo senso anche grazie alla favorevole collocazione geografica, che interessa, nel raggio di qualche centinaio di chilometri metà della popolazione italiana.

Punti di debolezza: il settore turistico ricettivo è sotto dimensionato rispetto a realtà analoghe; la concentrazione stagionale delle presenze è rilevante; i prezzi risultano elevati in rapporto al servizio offerto; segnalata la necessità di migliorare il sistema di informazioni e di servizi dedicati al turismo, in particolare un insieme di opportunità di ricreazione in grado di consentire una fruizione più completa del territorio e un soggiorno prolungato nel tempo.