6. Elementi dell’indagine logistico-economica

 

L’indagine logistico-economica, eseguita attraverso il censimento diretto delle imprese, ha messo in luce i seguenti aspetti:

1)      la forma giuridica preponderante nell’industria risulta essere la Società per azioni (46,2%), seguita dalla Società a responsabilità limitata (38,8%). La Ditta individuale ha un peso percentuale sul totale del campione del 5,5%;

2)      per ciò che concerne la localizzazione delle industrie vi è, com’è noto, una forte presenza di attività cantieristica sul viale San Bartolomeo; il settore edile è invece piuttosto diffuso su tutto il territorio; le attività di movimentazione dei containers sono localizzate all’interno del porto (molo Fornelli, Calata Paita, Calata Garibaldi) ed in viale San Bartolomeo, via Privata Enel e via Valdilocchi; le industrie chimiche si trovano nella via Vappa, via Fontevivo, via Pitelli; le agenzie marittime e spedizionieri si dividono tra il porto mercantile, il viale San Bartolomeo ed il viale Italia;

3)      il comparto del nostro campione che ha a disposizione più spazio è il cantieristico (336.615,71 mq. di superficie utile per un peso sul totale pari al 29,07%) seguito dalla movimentazione containers (27,3%); dall’armiero (27,1%) e dalla meccanica-elettrotecnica (9,1%). I cantieri navali hanno il peso relativo maggiore nella superficie totale posseduta (29,07%), mentre risultano secondi in quella coperta (26,6%) all’armiero e nelle aree scoperte alle attività che movimentano containers. Il comparto meccanico-elettrotecnico sembra essere quello con il maggiore fabbisogno di spazi: l’indice mq/addetto è 110,6 totale (83,53 se si considera la superficie coperta e 27,06 se si prende in analisi quella scoperta). Tutti gli indici calcolati risultano al di sotto della media comunale calcolata sul campione. Anche il comparto chimico risulta avere gli stessi problemi con un indice mq/addetto totale pari a 169,3 (la media calcolata è 206,82);

4)      gli immobili sono per il 50% di proprietà delle Società; il 31,3% delle imprese sono in affitto ed il 17,6% si trovano in comodato;

5)      il 47% degli immobili è stato costruito prima del 1950. Ciò nonostante il 62% delle società hanno dichiarato che lo stato di manutenzione/conservazione degli stessi edifici è sufficiente ed il 29% addirittura ottimo;

6)      il dato sullo stato di conservazione è confermato da quello relativo alle necessità di ammodernamento delle strutture dal quale risulta che il 52% delle imprese ritiene di non avere bisogno di alcun intervento parziale sugli edifici. Solo il 16% risulta avere necessità di un ammodernamento ed il 3,2% di una parziale modificazione;

7)       il 61% delle aziende vorrebbe mantenere il tipo di lavorazione svolto ed il 22% avrebbe intenzione di ampliarsi. Di queste il 10% dichiara di avere in programma un ampliamento degli impianti e che ritiene di poterlo attuare nella stessa area in cui sta oggi lavorando;

8)     circa il problema sulla funzionalità dei servizi pubblici le imprese rilevano come problema principale la carenza di parcheggi (32%); la viabilità risulta un problema solo per il 2% degli intervistati.