5. Caratteri evolutivi dell’industria dell’artigianato e del commercio

 

Il sistema economico spezzino ha attraversato durante gli ultimi venti anni un periodo critico caratterizzato dalla crisi della ande impresa manifatturiera, dalla crescita del tasso di disoccupazione, accompagnate da un sensibile calo demografico, dal forte invecchiamento della popolazione e dalla riduzione dei nuclei familiari. Tutto ciò assume notevole importanza se si associa all’evoluzione ventennale (1971-1991) del tessuto industriale spezzino. Quest’ultimo, infatti, si sviluppava secondo una struttura dicotomica, tanto che nel 1991 si notava una prevalenza di imprese (89,4%) nella classe dimensionale compresa tra 1-9 addetti (con il 29,3% degli occupati), mentre la grande impresa occupava il 35,6% degli addetti del settore. Durante il decennio 1981-1991 il sistema industriale spezzino è sembrato avviarsi verso un bipolarismo che vede da una parte la grande impresa concentrata e dall’altra un indotto costituito da piccole realtà diffuse nel territorio e legate indissolubilmente alla committenza.

Nel 2000 le imprese attive nel settore industriale in senso stretto sono il 12.26% del totale delle imprese iscritte al registro della Camera di Commercio e rappresentano il tasso di attività più elevato rispetto a quello rilevato nelle altre province liguri. Infatti, Genova ha un percentuale più bassa, pari allo 11.86%; mentre solo il 9.19% delle imprese savonesi e il 7.50% di quelle di Imperia svolgono attività manifatturiera. Il settore industriale costituisce attualmente il 31% del valore aggiunto provinciale, con un peso crescente dal 1994 fino d oggi, e occupa il 27% del totale dell’occupazione provinciale.

 

I Principali settori e la loro localizzazione

L’attività industriale prevalente nella provincia della Spezia riguarda il comparto meccanico (fabbricazione di prodotti in metallo esercitata dal 18.58% delle imprese presenti sul territorio). Seguono poi le industrie che lavorano minerali non metalliferi (pari al 14.55% del totale provinciale) e i cantieri navali dove operano il 13.16% delle aziende. Numerose risultano anche le industrie per la fabbricazione delle macchine (10.06%), le industrie alimentari (8.20%) e l’editoria (6.81%).

Mentre nel settore manifatturiero ed edile nel suo complesso la forma giuridica

 

 

predominate rimane la ditta individuale, per il settore industriale è invece prevalente la forma delle società di capitali (67% sul totale provinciale), grazie soprattutto all’evidente peso delle società a responsabilità limitata che raggiungono l’85% del totale delle società di capitale presenti. Il 14% è appannaggio delle società per azioni, mentre le società di persone occupano il 15% del totale provinciale.

 

 

 

 

Ben 80 aziende su 120 per il settore lavorazione di prodotti in metallo hanno adottato la forma di società di capitali, e lo stesso vale per 72 aziende su 94 per il settore della lavorazione dei minerali non metalliferi che, come osservato, sono le principali attività industriali nell’intera provincia spezzina.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale i dati della Camera di Commercio mostrano che la maggior presenza di imprese industriali si concentra nell’area del Golfo (43.4%) e in Val di Magra (36.7) con la stessa dislocazione anche per il settore costruzioni, dove il 40.8% delle imprese oprano nell’area del Golfo.

L’area del Golfo, riconfermata come l’area territoriale di maggior concentrazione di imprese industriali, ha visto incrementare il numero di  aziende del settore dalle 1.779 unità nel 1999 alle attuali 1.836.

 

 

 

Per ciò che concerne una più precisa collocazione delle principali attività industriali vi è una forte presenza di attività cantieristiche sul viale San Bartolomeo, il settore edile è invece piuttosto diffuso su tutto il territorio. Le attività di movimentazione dei containers sono localizzate all’interno del porto ed in Viale San Bartolomeo, Via privata ENEL e Via Valdilocchi; le industrie chimiche si trovano nelle via Vappa, Via Fontevivo, Via Pitelli; le agenzia marittime e spedizionieri si dividono tra il Porto mercantile, Viale San Bartolomeo e Viale Italia.