Capitolo V

 

Il sistema della mobilità, delle infrastrutture e

dei servizi


1. La viabilità provinciale

Il nuovo sistema della viabilità urbano e provinciale è stato negli ultimi anni oggetto della principale attenzione del Comune anche nei confronti dei piani di ordine superiore che si sono susseguiti.

La Spezia è una città particolare; la morfologia del sito la rende sostanzialmente unica nel panorama quanto meno nazionale. Infatti non solo è una città costiera, quindi non radiocentrica, ma è anche delimitata da una splendita corona di colline, il cui crinale coincide con il confine comunale.

Queste caratteristiche, unitamente alla storia della città (piccolo borgo fino al 1850, grande sviluppo urbano fino al 1930, espansione verso Migliarina nel dopoguerra) hanno reso il centro decentrato e di conseguenza faticoso il sistema della mobilità soprattutto pubblica (ferrovia - stazione - bus). L’unica infrastruttura nuova intervenuta sulla città, di carattere sovraccomunale, è stata l’autostrada e il raccordo autostradale, che assieme hanno reso definitivo il ruolo di isolamento terminale della città, che la geografia già le imponeva. Se questo fatto non fosse accompagnato dalla strategicità del sito probabilmente vi sarebbe per La Spezia una crisi di identità ancora maggiore di quella in cui si trova oggi in relazione al declino del suo modello economico di sviluppo. Invece il luogo (porto sicuro e il più vicino sull’itinerario Brennero-Tirreno, la bellezza dei luoghi), rendono pensabili e quindi perseguibili strategie territoriali di alto livello, che essenzialmente devono basarsi su tre obiettivi relativamente al tema mobilità:

- avvicinare la città all’Europa;

- rendere La Spezia una città non terminale ma capoluogo delle due valli che su di essa gravitano;

- modernizzare il sistema della mobilità e rendere cospicua l’offerta di spazi e servizi in tema di trasporto.