1.4. Gli
impianti militari del golfo
All'inizio
del secolo XVII il territorio del golfo cominciò ad acquistare il ruolo di
interesse militare che ne accompagnerà gli sviluppi futuri. Genova, per
contrapporsi alle mire espansionistiche spagnole, vedeva nella Spezia una base
d'appoggio per raggiungere il centro Europa e a tal scopo mise a punto un
progetto per ampliarnee la difesa del golfo dove già si trovavano i castelli di
Lerici, Portovenere, Spezia e il forte di Santa Maria. A queste fortezze si
aggiunsero: il forte di San Gerolamo, fra Cadimare e Marola (1606); la torre di
sant'Andrea del Pezzino, fra il seno di Panigaglia e il seno delle Grazie
(1606/1607); la torre di san Giovanni sullo scoglio della Scola; il forte dell'
Ocapelata sul promontorio di Santa Teresa presso la bocca orientale del Golfo,
dove, nel 1720, sarà costruito il lazzareto. Di fatto le tre sporgenze di Santa
Maria, del Varignano e del Pezzino, contrapposte alla punta di Santa Teres,
formavano uno sbarramento formidabile per chi vo-lesse accedere al golfo,
difeso dalla Spezia, con il castello di San Giorgio. Tale sistema fu ancora
potenziato nel secolo XVII, quando vennero costruite una batteria sotto la
seicentesca torre del Pezzino e sotto il forte di santa Teresa, in modo che
potessero incrociare quelle del forte dirimpettaio di santa Maria, impedendo
l'accesso delle navi alle acque interne.
Oggi,
quella linea, si materializza nella la scogliera della diga foranea costruita
sul finire dell'800 per consentire al golfo di accogliere i vascelli. Ciò
accadeva già dal secolo XVI quando la flotta francese (1533,1538) e la flotta
imperiale spagnola (1541) vi trovarono riparo. L'interesse di forti-ficare la
piazzaforte della Spezia continuò nel 1794 (costruzione della batteria di san
Bartolomeo, di Maralunga, di san Pietro e san Francesco a Portovenere, di
Pozzale e Scola alla Palmaria) nel 1798 (fu costruita la nuova batteria dei
Cappuccini, sul promontorio che divide la Spezia dalla piana di Migliarina). A
seguito del decreto napoleonico del 1808 che dichiarava il Golfo porto
militare, Spezia divenne sede di Prefettura degli Appennini, ma il progetto
napoleonico più che al sito della Spezia pensava al seno della Castagna, dove
intendeva realizzare una città e un porto militare. Nel 1815 la Liguria fu
annessa al regno di Sardegna e Spezia divenne capoluogo di "intendenza del
Levante". Come sottoprefettura ad essa erano soggetti i mandamenti di
Levanto, Godano, Vezzano, Lerici e Sarzana che coprivano quasi tutta l’attuale
provincia. Nel 1823 si aprì la strada di collegamento fra Piemonte e Toscana
che aggirò il colle dei Cappuccini. La città divenne sede del soggiorno dei
reali piemontesi e, nel 1857, vi fu trasferita la marina Militare. Inizia qui
il periodo di espansione della città collegato alla costruzione dell'Arsenale.
La
costruzione dell' Arsenale, ad opera di Domenico Chiodo, che durò fino al 1870,
portò con sé anche un potenziamento dell'apparato difensivo collinare e, con
esso, il sistema impositivo delle servitù militari. Nel 1889 venne costruita la
cinta di sicurezza che ancora oggi si individua sulle colline poste a nord e ad
oriente della città. Nello stesso periodo fu potenziato anche il sistema di
difesa territoriale che, dal secolo XVII, aveva iniziato a proteggere il Golfo.
TAV. C.6 – GLI IMPIANTI MILITARI DEL GOLFO |
|