3. Il sistema territoriale di riferimento

Il sistema territoriale di riferimento mette in evidenza:

A-      il crinale costiero dal Monte Zatta a Portovenere con il passo del Bracco al vertice di una dorsale diagonale che collega Sestri Levante con Bru-gnato. Dalla Foce della Spezia il percorso di crinale aggira le colline del Golfo e si conclude a Montemarcello. Il crinale longitudinale pro-veniente da Marinasco deve continuamente scendere e salire in corris-pondenza delle foci minori di Buonviaggio, Termo, e Pugliola favorendo il drenaggio trasversale fra Piana della Magra e Golfo della Spezia;

B)      il crinale interno dal Gottero alle Apuane con attraversamento della Magra. Il Gottero divarica i percorsi provenienti dalla costa per la conca di Pontremoli e per l'alta valle del Taro. Le Apuane divaricano i percorsi longitudinali facendoli scendere in Toscana o attraverso la Valle del Serchio o lungo il pedemonte della Versilia;

C)     il crinale Appenninico tra la catena dell'Orsaro e quella del Monte Tondo, sovrastante la foce dei Carpinelli, al centro i due passi del Lagastrello e del Cerreto, separati dal monte Acuto;

D)     aree collinari costiere da Deiva Marina a Portovenere disposte su sistemi vallivi minori;

E)      le aree collinari interne fra San Pietro Vara e Brugnato e allineamento lungo la faglia che modella la sponda destra del Vara. L'allineamento delle selle muove dalla Foce della Spezia e termina al nodo di Velva alle spalle di Sestri Levante;

F)       le aree collinari e pedemontane della bassa valle della Magra fra Piana Battolla ed Ortonovo. In corrispondenza di Sarzana i terreni alluvionali formano una strettoia che favorisce il collegamento fra le due sponde impiantando l'asse trasversale Lerici - Sarzana;

G)     le aree collinari della Val di Magra interna;

H)      il territorio pianeggiante spezzino articolano in due sistemi separati dalla dorsale del Poggio:

I)       il territorio della bassa valle della Magra, fortemente sbilanciato in sponda sinistra dove i depositi alluvionali terrazzati formano gran parte del pedemonte, con un suolo sostanzialmente asciutto e di facile utilizzo. La piana è divisa in due: a Nord il terreno è più ghiaioso mentre a sud, a dove causa della diminuzione della pendenza la capacità di trasporto dei torrenti diminuisce, il terreno è più sabbioso. Nell'ultimo tratto, in età romana, era presente il mare e in fregio alla linea di costa, la città di Luni;

L) il territorio della Val di Magra interna è caratterizzato da episodi vallivi in corrispondenza di Aulla dove convergono di tre sistemi di Terrarossa, Pallerone e Licciana, posta quest'ultima lungo il torrente Tavarone, che nasce dall'Appennino sotto la catena del Monte Acuto. Più a settentrione il sistema vallivo della Magra interna si concentra attorno ai depositi alluvionali delle piane di Filetto, Filattiera -l'antica Surianum dei Bizantini, recentemente esplorata- e Mulazzo. Più a nord ancora Pontremoli avamposto padano in terra Toscana.

 

TAV. C.1 - Sistema dei crinali e delle terre alte


 


TAV. B.1 - CARTA DELL’ORGANISMO TERRITORIALE GENERALE