2.
Rapporto tra PTCP e disciplina di livello puntuale
Le
indagini svolte sotto il profilo paesistico hanno messo in luce il patrimonio
naturalistico e insediativo di un ambiente tanto legato con la città e tanto
vicino ad essa da diventare parte integrante dell’ambiente urbanizzato. Si è
visto, infatti, nella storia della città, come questa, da centro murato posto
sotto le pendici del Poggio, abbia, dalla metà del secolo XIX, occupato le
piane del levante coinvolgendo la collina. La lettura paesistica di livello
puntuale ha cercato di rendere evidenti le diverse emergenze che sono diventate
parti integranti della città e della sua immagine e lo scopo dell’analisi è
stato quello di mettere in evidenza le caratteristiche dello sviluppo
contemporaneo del territorio e della città sotto il profilo paesistico,
individuando le componenti che devono essere salvaguardate e valorizzate
attraverso un sistema coordinato di interventi di conservazione e
riqualificazione.
L’articolazione del territorio comunale extraurbano in Organismi
Territoriali Elementari, sintetizza e fa propri gli intendimenti di
salvaguardia della disciplina paesistica che, distinguendo fra le aree
insediate secondo le definizioni del Piano Territoriale di Coordinamento
Paesistico, esprime concetti di conservazione (CE) e mantenimento (MA) al fine
di guidare il progetto di pianificazione verso una gestione integrata del
patrimonio ambientale. L’elenco e la descrizione dei manufatti emergenti (ME)
del territorio hanno infine completato e integrato quello già fornito dal PTCP
regionale.
In relazione agli specifici contenuti del PTCP, i risultati
dell’indagine puntale ai fini della costruzione della disciplina paesistica di
livello puntuale non hanno modificato le attuali previsioni, limitandosi in
alcuni casi a meglio specificare i contenuti delle diverse normative. In
sintesi, rispetto alle tre grandi tematiche interessate dal piano paesistico,
gli studi e le analisi hanno avuto i seguenti effetti:
a) assetto
insediativo. Sono state apportate modeste modifiche della
perimetrazione del PTCP a seguito di una lettura puntuale del territorio, in
particolare dovute alla suscettività d’uso del suolo o dalla evoluzione del
tessuto urbano (tali modifiche saranno evidenziate in una specifica tavola di
raffronto);
b)
assetto geomorfologico. Le
indicazioni del PTCP relative all'assetto geomorfologico, se si fa eccezione
per la localizzazione delle cave, sono definizioni di macroambiti che le
indagini puntuali svolte non mettono in discussione, bensì ne costituiscono un
approfondimento e una specificazione, in coerenza con le diverse indicazioni di
conservazione e di mantenimento. Non è stata pertanto prevista alcuna variante
all'assetto geomorfologico;
c)
assetto vegetazionale. Le indicazioni del PTCP relative all'assetto
vegetazionale sono definizioni di macroambiti che le indagini puntuali svolte
non mettono in discussione, bensì ne costituiscono un approfondimento e una
specificazione, in coerenza con le diverse indicazioni di conservazione e di
mantenimento. Non è stata pertanto prevista alcuna variante all'assetto
vegetazionale.