Il PTC La
Spezia Val di Magra, adottato con DGR n.53/97, nel fotografare una situazione
di crisi del comune capoluogo a fronte di una vivacità nella valle del Magra,
dovuta principalmente alle recenti vicende economico-territoriali, individua
alcune aree di intervento strategico per il rilancio e la riorganizzazione
produttiva della città: la area ex IP, il 1° bacino portuale, la zona di
Valdilocchi/Fossamastra. Su queste aree di trasformazione, ormai mature, dovrà
concentrarsi la pianificazione comunale, sviluppando il tema della
riqualificazione urbana e del rinnovamento urbanistico e funzionale, invertendo
la tendenza volta a favorire espansioni collinari.
Per
quanto concerne il sistema infrastrutturale viario, il PTC individua come
elementi riorganizzativi strutturanti il completamento della variante Aurelia/
tangenziale urbana, la variante Buonviaggio, il nuovo casello di
Beverino/Spezia Nord, la nuova dogana unica agli Stagnoni. Nella sostanza si
conferma il disegno di ribaricentrizzazione del Comune Capoluogo rispetto alle
valli della Magra e della Vara e si tende a modificare la funzione della Spezia città terminale, conseguente alla realizzazione della bretella
autostradale Fornola-la Spezia.
Per
l'area ex IP le indicazioni del PTC hanno portato alla variante al progetto
originario, approvata nel 1997 in sede di accordo di programma tra Regione e
Comune
Relativamente
al porto commerciale, il PTC propone di favorire l’evoluzione del suo assetto
attraverso il consolidamento delle opere necessarie alle attività commerciali,
la ridefinizione degli affacci al mare di carattere urbano e la realizzazione
di strutture turistiche per le quali individua una specifica area di
intervento. In sintesi il PTC prevede la suddivisione del fronte portuale in
sette settori per ognuno dei quali sono dettati degli indirizzi:
- in corrispondenza della calata Paita (settore 1) viene
previsto il prolungamento del molo Garibaldi in funzione della movimentazione
di merci varie e la successiva attribuzione di funzioni diportistiche e di
turismo nautico. E’ ammessa la realizzazione di strutture turistico ricettive e
di servizi di livello urbano, escluso la residenza;
- per gli affacci a mare di Levante, da S.Cipriano a Molo
Enel (settore 2) è prevista la destinazione di porto commerciale per la
movimentazione di merci e persone;
- in funzione della definitiva rilocalizzazione delle
Marine del Canaletto e di Fossamastra è prevista (settore 3) la costruzione di
una darsena ad uso della nautica minore;
- viene prevista la realizzazione dell'ingresso veicolare
al porto e dell'unica barriera doganale, per consentire l’accesso ai diversi
settori in cui il porto è suddiviso e la comunicazione tra i diversi terminal
(settore 4);
- nella zona della Concia (settore 5) è prevista una
utilizzazione in funzione del miglioramento delle connessioni infrastrutturali con il porto;
- nell’area di Fossamastra (settore 6) si riconosce la
valenza urbana dell’insediamento, per il quale si prevede il consolidamento della
residenza e il rafforzamento delle strutture produttive nautiche e
terziario-portuali;
- nell’area di Valdilocchi (settore 7) è prevista la
rilocalizzazione di funzioni retroportuali e di carattere produttivo oggi
ubicate sull’area di Fossamastra e in altri settori del contesto urbano.
Su queste
tematiche che hanno rapporti con il Piano Regolatore delle Opere Portuali, il
Comune ha predisposto con Provincia, Autorità Portuale e Camera di Commercio”
il “Documento Interenti” questo documento definisce comuni linee strategiche e
fasi di intervento, mirate alla razionalizzazione delle aree portuali in
termini di spazi e infrastrutture, al recupero urbano a fini turistici e
diportistici di spazi non più utilizzabili dal porto o che comunque sono
conflittuali con la città, stabilendo regole di progressiva compatibilizzazione
tra porto e città, sia nella zona centrale che in periferia.
Con
questa logica si è continuato a lavorare, predisponendo i Piani d’area per il
levante cittadino e per il primo bacino portuale, che costituiscono
approfondimenti progettuali programmatici del PUC: i contenuti dei piani sono
coerenti con gli indirizzi del PTC, se si eccettua la previsione nel riuso del
primo bacino di modeste quote di residenza, mirate soprattutto all' integrazione
piena delle funzioni, e l’esclusione, nel levante, di previsioni retroportuali,
in quanto ne risulta impossibile la realizzazione all'interno del circuito
doganale.