In Italia
il Cresme ha recentemente stimato che il mercato del rinnovo delle costruzioni
è un settore che mette in moto circa 80 mila miliardi l’anno, di cui almeno 50
mila derivanti dal solo recupero residenziale. Non è azzardato quindi affermare
che per la particolarità dei lavori di rinnovo (proprio perché si tratta di
interventi su edifici moderni ma non contemporanei che richiedono modalità di
intervento e tipologia di lavori assai diversificate segmentati) anche alla
Spezia, in virtù delle scelte operate dal nuovo PUC, si metterà in moto, nei
prossimi anni, progressivamente, un rilancio sostenuto delle attività
imprenditoriali legate al comparto edilizio (artigianato, piccole medie
imprese, arredamento, impiantistica, componentistica e relativi indotti) e in
particolari di quelle gravitanti intorno al segmento abitativo.
Anche per
tale motivo il PUC è stato studiato per fornire un controllo più incisivo dei
futuri processi di modificazione edilizia. L’attività di recupero sarà,
infatti, la principale attività che nel futuro in tutte le medie e grandi città
italiane si espliciterà in modo sostenuto e con forte dinamicità
imprenditoriale, anche con operatori estremamente frazionati e La Spezia ha
urgente bisogno di questa riqualificazione di natura ambientale e abitativa.
Sempre dai dati Cresme si osserva, inoltre, che il mercato del rinnovo del patrimonio residenziale esistente è eseguito per oltre il 50% da piccole imprese o da artigiani. Al riguardo tale studio afferma: “Il mercato del recupero, e del recupero residenziale in particolare, è un mercato che offre molte opportunità per gli operatori del settore: fra dieci anni più del 50% del patrimonio abitativo avrà più di quarant’anni, soglia oltre la quale il prodotto edilizio necessita di interventi di rinnovo per mantenere intatta la propria funzionalità. La crescita della domanda potenziale avrà il carattere esponenziale della produzione edilizia residenziale degli anni ‘60, ’70 e ‘80, allorquando si costruivano 400.000 abitazioni l’anno.” In questi termini la proposta che fornisce il PUC assume un carattere innovativo e di sviluppo, anche alla luce di un’interpretazione originale della nuova legge urbanistica regionale ponendosi come strumento di riqualificazione volto al consolidamento dell’identità fisica e spaziale del carattere urbano di La Spezia, esigenza questa oggi avvertita da tutti come necessaria e non più oltre rinviabile.